Ammiana: il vino prodotto nella Laguna di Venezia
Ammiana – Az. Agr. Santa Cristina.
Lo sguardo spazia oltre i soliti confini. Unesperienza completamente nuova accoglie il visitatore ospite dellisola. Il verde lussureggiante si tuffa nel blu scurissimo del mare a tratti bianco sulle sue creste, e con il celeste intenso del cielo terso. Anche quando il tempo volge al brutto, lemozione è forte. La natura prepotente, cattura nel vorticar delle emozioni e ti fa sentire ai confini del mondo: lIsola di Santa Cristina, nel cuore della laguna di Venezia, delinea un nuovo orizzonte.
Un ecosistema tra i più importanti nel bacino del Mediterraneo. Unarea umida naturale con un immenso patrimonio biologico, faunistico e floristico e con alcune specie di animali e di vegetali rari o minacciati di estinzione.
Si pensi che è il maggior sito di svernamento come numero totale di uccelli acquatici come il falco della palude, la sterna comune, il fraticello e il beccapesci. Il tutto coronato da eccellenze archeologiche che rendono unico anche il parco subacqueo.
E emozionante pensare alla storia dellisola, tra splendori e degradi alti e bassi come il susseguirsi delle maree, e vederla ora allapice del suo fulgore.
Da otto secoli lisola è sempre stata abitata e coltivata, a partire dallinsediamento del monastero benedettino che nel 1205 eresse una chiesa intitolata da prima a San Marco, poi a San Marco Santa Cristina ed infine solo a Santa Cristina. Il monastero prosperò per circa un secolo, poi lasciò il posto a tre gruppi di case indicate dal Sabbadino nel 1573, con i toponimi di Santa Cristina, San Marcho e SantAnzolo.
Appartiene a quellepoca la costruzione del muro di cinta che delimita le parti coltivate e che prenderà il nome di Palada assieme ad altre arginature dette dello Scirocco e a quella più grande che delimita lintera isola, esistente a tuttoggi, rafforzata da grossi massi di pietra dIstria.
Infatti sullisola vengono ben distinte le zone dedicate ad usi agricoli (il 48%) da quelle che ospitano una valle da pesca (il 26%). Il rimanente territorio è assolutamente improduttivo perché, essendo situato nella parte più bassa dellisola, viene ricoperto dallacqua in caso di maree straordinarie e vi si trovano unicamente erbe salmastre.
La nostra produzione.
Oltre che alla presenza del pesce, come branzini, orate ed anguille, si assiste alla coltivazione di ortaggi, in particolar modo di carciofi, e di alberi da frutto, come albicocchi, prugni, peri, peschi, ciliegi, fichi, meli e vigneti.
Il tutto viene coltivato secondi i metodi dellagricoltura biologica.
Oltre tre ettari sono videgati con viti selezionate di chardonnay, merlot e cabernet. Una coltura davvero particolare, oltre che per la caratteristica del suolo salmastro, che conferisce al vino uno spiccato e gradevole sapore sapido, anche per il clima umido e temperato, dove si è arrivati allattuale produzione di vini di assoluta qualità caratterizzati da pienezza di corpo e longevità che marcano la loro provenienza così speciale.
La struttura storica è stata valorizzata dotandola di modernissimi impianti di vinificazione e di una cantina per linvecchiamento con botti e barriques in rovere. Grazie alla sensibilità e alla capacità di Daniele Piccinin che crea questi vini, i profumi della vigna, del sole, del mare e dellacqua sono catturati durante le prime fasi di maturazione e di affinamento e finiscono, poi, nei bicchieri delle migliori enoteche e ristoranti internazionali.
Azienda Agricola Santa Cristina srl
Venezia Italia
Tel./Fax +39-041-735438
Azienda Agricola Le Carline di Piccinin Daniele
Via Carline, 24 – Pramaggiore 30020 (Ve)
Tel. +39.-0421-799741 Fax +39-0421-203525 e-mail: info@lecarline.com
www.lecarline.com
Storia Isola di Santa Cristina – Isole minori della laguna veneta