“Premio La Barena 2007” in Valle a Jesolo, con i vini Le Carline

“Premio La Barena 2007” in Valle a Jesolo, con i vini Le Carline

I vini da uve biologicheLe Carline” sono stati selezionati per la cena che il 3 novembre scorso ha fatto da contorno al “Premio La Barena 2007“. Il premio “La Barena” 2007 si prefigge di riportare all’attenzione il mondo della barena esempio di delicato equilibrio tra cielo, terra e acqua, dove la natura si fonde con il sapere dell’Uomo. Quest’anno sono premiati Daniele Scarpa e Sandra Truccolo, campioni Olimpici e ambasciatori nel mondo dei migliori valori sportivi e delle nostre valli e Aldo Vitturi, poeta pescatore di Burano che racconta nei suoi testi il mondo della pesca.

Premio La Barena 2007

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Ci sono luoghi nei quali è dolce perdersi, ascoltando il rumore dei propri passi, osservando la natura come si sia fusa con il sapere dell’uomo, tra cielo, terra e acqua. La barena è uno di quelli, così intimo e profondo, circondato dagli elementi che compongono il nostro pianeta, teatro ideale di chi conservi e promuova il territorio lagunare. Frutti e creature della barena sono quelli delle valli da pesca, ma allo stesso modo sono coloro che conservano nel loro cuore i valori della vita in valle, esportandoli all’esterno.

Sabato 3 novembre alle 11.00 all’agriturismo “La Barena”, sito a Jesolo in via Lio Maggiore 13, sono stati premiati questi tre grandi personaggi veneziani, nell’ambito di un evento di carattere culturale ed enogastronomico organizzato dalla Cooperativa Cibus Venice, con il patrocinio del Comune di Jesolo.

All’arrivo gli ospiti sono accolti da Loredana, Michele e Gianni, gestori de “La Barena”, con un brindisi di benvenuto sopra l’arzene, prima dell’inizio di un’escursione nelle valli da pesca. Di seguito si è svolto il giro in barca lungo le valli da pesca, prima dell’assegnazione del Premio “La Barena 2007”.

Poi il pranzo di valle, un evento enogastronomico che ha abbinato i piatti tipici dei territori lagunari ai vini che negli anni lo hanno caratterizzato. Ecco quindi che, in abbinamento all’antipasto misto con cefali in “saor”, omelette ripiene con verdure di valle e bosega, polenta e pancetta, un Lison Bianco Doc, ovvero il tocai italico, della nostra azienda agricola che impiega i metodi dell’agricoltura Biologica idonei alla salvaguardia dell’ecosistema.

Il bis di primi piatti composto dal celeberrimo risotto di gò e dalla pasta fatta in casa con i granchietti di barena, è stato accompagnato dall’Amicitia, uno chardonnay Igt barricato del Veneto Orientale.

La stella enologica è però l’Ammiana, il metodo bordolese (merlot e cabernet) creato dalle uve dei vigneti dell’isola di Santa Cristina, situata nel cuore della laguna di Venezia, ecosistema tra i più importanti nel bacino del Mediterraneo.

In quest’area umida naturale, con un immenso patrimonio biologico, faunistico e floristico e con alcune specie di animali e di vegetali rari, crescono i vitigni di piede franco, vecchi di oltre cento anni, che Piccinin ha accudito con passione dal 2000. Accostato al rosso Ammiana, della vendemmia 2006, l’anguilla in umido, un tripudio per i cultori della gastronomia.

Insieme a questo secondo piatto, altre due specialità dell’agriturismo di Lio Maggiore: la frittura di Barena e la grigliata di cefali; in questo caso “Le Carline” propongono comunque lo chardonnay Amicitia, ma per chi volesse osare, anche il rosso Ammiana, scelto appositamente giovane e di bassa gradazione alcolica, potrebbe dissonare piacevolmente. Finale con un altro tris di dolci: crema alle mele, biscotti con ripieno di amaretti e crostata d’uva. Ai dolci Daniele Piccinin ha proposto di abbinare un fresco Verduzzo Igt del Veneto Orientale, un frizzante vino da dessert.

by AZ-News

Fonti:
http://www.jesolo.it
http://www.labarena.it

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