E’ iniziata l’invaiatura del nostro Pinot Grigio
Anche quest’anno si compie la magia della natura nei nostri vigneti di Pinot Grigio… passeggiando tra i filari un occhio attento può cogliere un particolare molto importante: il viraggio di colore degli acini, che passano dal verde al giallo.
E’ questo infatti il segnale che sancisce l’inizio di una fase fenologica fondamentale nel ciclo annuale della vite: l’invaiatura.
Nel periodo che va dall’invaiatura alla raccolta avviene la maturazione, che dura circa 5/6 settimane.
Dunque dal momento in cui l’acino aumenta di volume, continua a colorarsi e soprattutto si arricchisce di zuccheri, siamo in grado di stimare approssimativamente il periodo della vendemmia, che quest’anno avverrà subito dopo Ferragosto.
Durante quest’ultimo mese prima della raccolta, si forma sulle bucce degli acini una sostanza cerosa bianca detta pruina, la quale protegge i frutti dagli agenti atmosferici avversi e trattiene dei microrganismi trasportati dal vento che si chiamano lieviti e che sono i responsabili della fermentazione.
Da quest’ uva nascerà la nuova annata di uno dei nostri vini migliori, il Pinot Grigio DOC Lison-Pramaggiore, alta espressione dell’area enologica nella quale nasce.
La nostra conduzione naturale della vite combinata alle tecniche moderne di vinificazione, permettono di esaltarne i profumi fruttati e a regalargli grande personalità.
Con orgoglio riportiamo la poetica recensione dedicata a questo vino da Luca Maroni nel suo Annuario dei migliori vini italiani 2011:
“ Il suo gran sole l’ha maturato come l’oro il frutto, e in aroma ne resta la sua dolcezza piena. Colore giallo deciso ben fitto, ben pieno, ben caldo: doratamene solare. Il profumo apre con una felpata, densa, avvolgente carezza. Il suo contenuto è una pera morbidissima, come impolpata dalla dolcezza d’una banana davvero fragrante, un mix frutto/fiore non solo impeccabilmente calibrato, ma anche nitido e mai fumoso nella sua intensa, carezzevole espressione. Enologia di gran rango per tanto varietale bagliore. Un vino che il suo meglio lo dà al palato, concentrato e soprattutto, di morbidezza palatale da autentico campione.
Punteggio: 87/100”