A che punto sono i nostri vigneti?
Questo periodo dell’anno, agli inizi di giugno, rappresenta un momento particolare della fase fenologica della vita: la fioritura e l’allegagione, che si manifesta con l’apertura del fiore e la successiva formazione dei piccoli acini.Solitamente si schiudono prima i fiori centrali del grappolo, poi quelli distali e infine quelli delle “ali”. La fioritura si protrae per 10-15 giorni, a seconda delle condizioni metereologiche.
Il singolo fiore completa la fioritura in 2-3 giorni, un grappolo in una settimana, una pianta in 10 giorni, un vigneto anche in 15 giorni.
Solo una parte dei fiori (il 15-20%) si trasforma in frutti, gli altri cadono o si allungano trasformandosi in viticci.
Entrambi i fenomeni sono una forma di autoregolazione della pianta, per evitare di disperdere le proprie disponibilità nutritive.
Inoltre, in questi giorni, abbiamo provveduto alla gestione del verde e alla legatura dei tralci.
Sono operazioni molto importanti, che consentono di equilibrare lo sviluppo aereo con quello radicale e predisporre la pianta alla migliore produzione qualitativa.
È fondamentale gestire al meglio la parete fogliare, per permettere un ottimo arieggiamento e il passaggio dei prodotti per i trattamenti.
Nel nostro lavoro il padrone di casa è il clima, che decide autorevolmente le sorti di ciascuna annata.
Queste ultime settimane sono state caratterizzate da temperature tipicamente estive, ma fortunatamente il caldo si è alternato a piogge cadenzali che hanno evitato alle piante di incorrere in stress idrico.
Sulla base della nostra esperienza e osservando lo stato attuale dei vigneti, possiamo supporre che ci aspetta un’annata interessante, caratterizzata da un quantitativo non eccessivo di uva e da bei grappoli nutriti che lasciano ben sperare in una produzione di ottimo vino.